
Sei Regole d’oro per trovare lavoro | Scopri i passi da fare
Ecco sintetizzate sei linee guida da tenere sempre a mente durante la tua ricerca di lavoro.
Quali sono le regole per trovare lavoro?
Una ricerca di lavoro prolungata può essere estenuante
soppratutto dal punto di vista psicologico; ricevere un rifiuto dopo l’altro non è mai facile, perciò sappi: durante la ricerca di lavoro riceverai poche risposte e tanti “no”. Ma non preoccuparti, è una cosa normale.
In momenti come questi, restare concentrati sul proprio obiettivo è di fondamentale importanza: bisogna tenere la testa sulle spalle, essere ottimisti, propositivi e sopratutto, organizzati.
Ecco sintetizzate sei linee guida da tenere sempre a mente durante la tua ricerca di lavoro:
Organizzati
Sembra banale dirlo, ma certe cose è meglio ripeterle cento volte: organizza la tua ricerca. E come faccio? Ecco alcuni suggerimenti:
- fai una selezione dei siti di lavoro più importanti da consultare giornalmente;
- crea (e cura) il tuo profilo su Linkedin;
- cerca di imparare da chi ne sa più di te (questa e vaga, lo so, ma come linea giuda la ritengo importante).
- scrivi diverse versioni del curriculum e aggiornarlo costantemente.
Ognuno ha il suo metodo di organizzazione, non ne esiste solo uno. Organizzare la ricerca ti permette di essere più produttivo e di risparmiare molto tempo.
Essere organizzato ti consente di avere a portata di mano gli strumenti basilari per la tua ricerca di lavoro, e quindi, di avere più tempo a disposizione per ricerche più approfondite e specifiche.
La positività fa la differenza
Assumere una persona è un investimento: si investono soldi, tempo ed emozioni. Le qualità personali contano tanto quanto quelle lavorative, se non di più: una persona positiva, solare e di compagnia è un perfetto biglietto da visita per il cliente e contribuisce a creare un buon ambiente lavorativo nell’azienda. Non sottovalutare questo aspetto, perché, se curato a dovere, potrebbe farti trovare lavoro più in fretta.
Impara dai tuoi errori
Questa è difficile. Principalmente perché richiede una buona dose di autocritica e obbiettività, che quando si parla di se stessi, non è sempre possibile avere. Parti da una una cosa molto semplice: quando un colloquio va male invia una mail in cui chiedi le motivazioni alla base del rifiuto. Non sempre rispondono, ma tentar non nuoce.
A chi sto scrivendo?
Dopo aver inviato un buon numero di curriculum, dopo aver risposto ad un buon numero di annunci e dopo aver mandato un sacco di lettere ho iniziato ad inviare queste mail: Copia-Incolla. Non farlo mai.
Se puoi, informati sul tuo interlocutore: a chi sto scrivendo? che azienda è? perché vorrei lavorare per loro?
Cerca di rispondere brevemente a queste domande e scrivi una lettera di presentazione personalizzata; prima di inviarla rileggila mettendoti nei panni del ricevente: il tuo interlocutore noterà la differenza tra una lettera personalizzata e una lettera standard.
Sii te stesso
Detto più semplicemente: non mentire. non esagerare con la descrizione delle tue qualità e non mostrarti per quello che non sei. Mostrarti diverso o esagerare sulle tue capacità non ti aiuta nella ricerca di lavoro, e soppratutto, rischia di ritorcerti contro.
Rimani aggiornato
Fai una lista delle aziende per cui vorresti lavorare, segui i loro profili Linkedin e su Facebook, scopri cosa stanno facendo e quali sono le loro necessità. Sfruttare l’on-line per essere aggiornato sul tuo settore di riferimento, è un ottimo metodo per stare un passo avanti a tutti gli altri e può fare la differenza nella ricerca di lavoro.
Conclusione
Inviare passivamente un curriculum non basta più: ci sono decine di altri fattori, oltre alle competenze lavorative, che influenzano la ricerca del personale oggigiorno. Mostrarsi organizzati, propositivi e ottimisti è fondamentale, può fare la differenza tra un “si” e un “no” e convincere le aziende ad investire su di te.